- Pernottamento con tenda
- Libri in cammino
- Multimedia
- CETS+
L'identità di Mergozzo è strettamente connessa al suo specchio d'acqua che un tempo faceva parte del vicino Lago Maggiore. Le piene del Fiume Toce nei secoli hanno colmato l'antica foce separando i due bacini. Un'altra particolarità di Mergozzo è l'attività lapidea legata alle sue cave di granito bianco e verde e di quella più celebre del Marmo di Candoglia, utilizzato per edificare il Duomo di Milano.
Simbolo del paese è l'olmo secolare che cresce del cuore del borgo, tra il centro storico e il lago; altro punto di interesse è la frazione di Montorfano con la sua chiesetta romanica al cui interno è stato portato alla luce un battistero paleocristiano.
Le montagne di Mergozzo definiscono custodendola la porzione sud-ovest della Val Grande. Alle spalle del capoluogo sono basse e arrotondate per via dell'erosione dell'antico ghiacciaio, che un tempo copriva l'intera Valle Ossola; spostandosi verso nord divengono rapidamente alte e acuminate terminando nella formazione turrita del Corni di Nibbio che si erge imponente sulla frazione omonima il cui territorio dal 2023 è stato incluso nell'area protetta.