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La Motta d'Aurelio e Rugno

Aperto
A piedi         Elevato interesse: panorama 
  • Partenza: Miazzina (m 736) o Cossogno (m 398)
  • Tempo di percorrenza: ore 2 (da Miazzina), ore 3 (da Cossogno)
  • Difficoltà: T (Turistico) da Miazzina - E (Escursionistico) da Cossogno
  • Dislivello: 198 m (da Miazzina), 536 m (da Cossogno)
  • Periodo consigliato: da marzo a novembre

Miazzina si raggiunge da Verbania Trobaso passando per Cambiasca; Cossogno sempre da Trobaso ma passando per Verbania Unchio.

La Motta d'Aurelio è un'ampia conca di origine morenica posta a ridosso della Colma di Cossogno, sulle prealpi verbanesi. La si può raggiungere partendo sia da Cossogno che da Miazzina, seguendo gli antichi sentieri percorsi per secoli da generazioni di pastori.
Ognuno di questi itinerari permette di immergersi nel verde dei boschi attraversando pascoli abbandonati e caratteristici alpeggi, sempre con la possibilità di volgere lo sguardo su affascinanti panorami con di fronte il Lago Maggiore, i lontani laghi varesini a far da confine con la pianura e alle spalle i monti dirupati della selvaggia Val Grande con il Pedum, cuore e simbolo della valle.
A Miazzina, oltrepassata piazza Secchi, imboccare via Roma che a sinistra porta al Municipio ed alla nuova zona residenziale. Proseguire per circa 1 km lungo la via Monti d'Aurelio e, dopo le ultime abitazioni, in corrispondenza di un tornante, un sentiero si stacca a sinistra in un bosco di latifoglie (indicazioni per Runchio/Rugno). Dopo un breve tratto pianeggiante si comincia a scendere nella forra della valle, profondamente scavata dall'azione millenaria delle acque. Un ponticello permette l'attraversamento del Rio Aurelio e con regolari tornanti si risale fino al piano. In prossimità di un piccolo sedile in legno, piegare a destra nei prati ormai invasi da rovere e betulla e procedere fino ad un successivo bivio. Continuare salendo a destra lungo il fianco della Motta d'Aurelio, seguendo ora il segnavia bianco-rosso. Usciti dal bosco si giunge in prossimità della cappella datata 1873, attorno alla quale numerosi massi presentano incisioni tipologicamente varie. Superate la valletta, una stalla e una sorgente, si incontra il primo gruppo di baite di "Vrei". Raggiunta un'altra valletta, si piega a sinistra e si sale fino a raggiungere un secondo gruppo di baite. Attraversato il nucleo rurale seguire il sentiero che a sinistra scende dirigendosi verso il margine inferiore di una pecceta. Raggiunte le fronde ombrose degli abeti rossi, piegare sempre a sinistra per salire verso il "cappullin" della Motta d'Aurelio (m 934), splendido punto panoramico sui laghi. A sinistra una traccia evidente scende tra betulle, cespugli di ginestre e macchie di brugo. Raggiunta nuovamente la cappella del 1873, ripercorrere il sentiero seguendo i segnavia che ci condurranno a Rugno (Runchio sulle mappe, m 741). A valle dell'alpeggio uno sperone roccioso domina su Cossogno, con il sasso del falò e la piccola chiesetta. Ritornati nella conca in cui sorgono le baite, piegare a destra fino ad uscire dall'alpeggio, proseguendo su un evidente sentiero che, attraverso i pascoli abbandonati, ci riporta alla valle del Rio Aurelio e quindi a Miazzina.
L'itinerario che parte da Cossogno è segnalato con cartelli e segnavia bianco-rosso. Parte lungo la strada che, poco prima della piazza, conduce all'oratorio seicentesco d'Inoca. Si raggiunge in poco meno di un'ora Rugno, dal quale poi si sale alla Motta d'Aurelio lungo il percorso descritto in precedenza.

 Fonti bibliografiche: F. Copiatti - A. De Giuli, Sentieri antichi, edizioni Grossi, Domodossola 1997
Cossogno
Cossogno
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
 
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